LA COMPAGNIA

Da dove proveniamo:
I centri multidisciplinari per lo studio della Danza:"Ordinary Out dance Project" istituisce quest’anno una nuova realtà professionale: la compagnia affiliata alla scuola.

 Questa giovane compagnia prende vita dopo dieci anni di formazione degli allievi, dai quali, la Direttrice Artistica Leyla Filippetti forma tre gruppi “elite”(“Gocce”- “Clan”- “Le Chat”) altamente selezionati nelle due sedi dei centri OODP, comprendenti le  due sponde del lago di Garda, Veronese e Bresciana.  La scuola verifica costantemente attraverso gli “elite” il proprio operato presentandoli ad audizioni (Teatro alla Scala-Balletto di Toscana, Accademia Elisabeth Hertel, Accademia Teatro Nuovo di Torino: 15 ammissioni totali…) competizioni nazionale ed Internazionali (come “Agon” Teatro Nuovo di Torino- FirenzeDanza- Barcelona Grand Prix, Spagna…) ottenendo sempre podi,  premi in denaro o borse di studio.

Coreografi di prestigio e Maestri internazionali come: Fabrizio Monteverde, Bruno Collinet, Ludmill Cakalli, Eugenio Buratti, Wayne Byars, vengono invitati periodicamente allo scopo di “allenare” i giovani ballerini con coreografi e Matrè de ballet abituati a lavorare con grandi “ensamble” internazionali.

Nel 2008 questo intenso lavoro di formazione porta 5 giovani danzatori  ad ottenere un contratto di lavoro come corpo di ballo ufficiale del Musical “Raccontando Freddie”, sulle celebri note dei Queen. Lavorano accanto attori teatrali come Simone Toffanin, e televisivi come Christian Stelluti (cento vetrine) oltre al grande talento della lirica Carmen Masola. Le coreografie che interpretano vengono create in esclusiva per questo spettacolo da Leyla Filippetti.

In questi dieci anni sono stati commissionati ad OODP diversi spettacoli a serata intera in Italia e all’estero, che hanno permesso ai nostri docenti di verificare la preparazione artistica degli studenti, e agli allievi di calcare molteplici palcoscenici in diverse location, per citarne alcuni:   Club “La Marchesa” Modena :“Fellini” ispirato ai film e colonne sonore del grande regista. Amministrazione comunale di Villafranca (VR): “Metamorfosi”. Comune di Caprino V.se (VR). “I 4 elementi” isprato ai 4 elementi della natura.

 Halstattl, Salisburgo, (Austria) “La porta delle Stelle”, che comprendeva una produzione espressamente richiesta dalle autorità austriache: “Omaggio a Mozart” coreografato da Giovanni Cordioli (responsabilie dipartimento classico OODP), particolarmente apprezzato dai giornalisti presenti, riservando notevoli “spazi” sulle testate locali e nelle recensioni dello spettacolo in internet .

Per l’Associazione vittime di Stava (TN): “Omaggio a Stava” (ripreso da RAITRE e in tournee nazionale nel 2005).

Il progetto "Compagnia":
L’esperienza maturata sui palcoscenici italiani ed europei hanno portato nel 2011 a DIAMOND PROJECT COMPANY: l’evoluzione naturale al professionismo che dieci anni di intenso e duro lavoro su giovani di talento ha prodotto. Un progetto nato nella consapevolezza delle capacità artistiche acquisite dai nostri danzatori forgiati come “Diamanti” da OODP, che a questo punto intende dare loro un serio e sicuro “sbocco professionale” attraverso una compagnia itinerante dove sviluppare il senso della “performance” e confermare il proprio talento.

Gli studenti che formano la compagnia, sono giovani promesse della Danza: verificati attraverso audizioni e competizioni Nazionali ed Internazionali.

Il nostro scopo è dare a tutti questi giovani danzatori l’opportunità di cimentarsi con il palcoscenico ed il pubblico costantemente per dare loro un’esperienza artistica unica che sia fondamentale e prepari realmente al professionismo, attraverso un “training” di alto livello. 

Ciò che Diamond Project si propone è una divulgazione dell’Arte tersi corea, creando attenzione ed interesse verso la cultura, in una società sempre più votata alla “commercializzazione” delle Arti in genere.
Cercando di far riscoprire al pubblico l’emozione delle Arti teatrali d’espressione attraverso il linguaggio più antico del mondo : la Danza!

LO SPETTACOLO DI DEBUTTO DELLA COMPAGNIA
23 dicembre 2011 ore 21.00 Teatro Filippini- Verona

La produzione con la quale debutteranno i nostri "diamanti" è ispirato alla "Costellazione di Orione" e al noto legame tra la posizione delle tre stelle principali che formano la "Cintura" con l’insolito collocamento delle tre famose Piramidi della piana di Giza : Cheope, Chefren, Micerino. Il Moto precessionale che identifica esattamente la posizione della costellazione negli anni della costruzione, essendo l’unità di misura temporale secondo la nostra percezione del cielo e delle stelle. Teorie e conferme liberamente tratte dal testo “Il mistero di Orione” degli studiosi Robert Duvall e Adrian Gilbert.

In questo spettacolo parteciperanno per un brano anche le "D.P.J" (Diamond Project Juoniores) le giovanissime dai 13 ai 15 anni (livello 3°Accademico), che hanno già dimostrato le loro potenzialità in una competizione Internazionale svoltasi nella città di Firenze dove hanno conquistato il podio, nonostante gli agguerriti concorrenti e le oltre 80 coreografie in gara…

Le coreografie dello spettacolo in due atti sono della Direttrice della Compagnia Leyla Filippetti. Che nel 2010 ottiene il "Certificate of Attendance" come docente di tecnica "Horton" presso l’Alvin Ailey American dance school di New York (USA), viene inoltre scritturata come ballerina per la compagnia americana "The Next Stage Project" delle coreografe Jana Hicks&Marijke Eliasberg, e si esibisce in diverse performance al prestigioso City Center di New York City. Esperienze che portano a "Diamond" nozioni, conoscenze ad alto livello professionale.

RICERCA E ORIENTAMENTO: "LA COSTELLAZIONE DI ORIONE"
Da cosa nasce l’ispirazione di questa produzione artistica:

L’analisi critica dei documenti delle Piramidi dimostra che gli antichi Testi funerari egizi facevano parte di una dottrina religiosa e filosofica che aveva il suo fondamento nel culto delle stelle e della rinascita dopo la morte nella dimora celeste, questo ebbe notevole influsso nella religione egizia per molti secoli, molto prima che prevalesse la religione solare del “RA”.

Gli antichi Egizi avevano considerato una corrispondenza fra il cielo del “Duat” e le necropoli del deserto occidentale. Le Piramidi sono state costruite con incredibile precisione secondo conoscenze e tecnologie ancora oggi avvolte nel mistero. Le loro caratteristiche suggeriscono finalità di gran lunga più enigmatiche dall’utilizzo come semplici tombe a loro attribuito prima dell’avvento delle attuali scoperte.

L’intero complesso monumentale di Giza fa parte di un più vasto e complesso progetto architettonico, la disposizione delle Piramidi appare come la proiezione sulla terra della configurazione della “Cintura di Orione”; ne ricalcano infatti angoli e magnitudine. Questa “mappa” di Giza speculare al cielo collocava il Nilo esattamente dove si poneva la “via lattea” rispetto alla costellazione di Orione, la mappa stellare era molto precisa e rispettava anche la proporzione delle stelle tra loro.

Dopo una visita al museo del Cairo nel 1982, lo studioso di egittologia Robert Bauval diede inizio a ricerche approfondite sull’argomento dopo aver osservato a lungo una fotografia aerea della piana di Giza: il curioso “spostamento” della Piramide di Micerino rispetto all’allineamento sud-ovest delle due Piramidi più grandi (Cheope e Chefren). Tutte e tre le Piramidi erano disposte ognuna lungo il suo asse meridiano (nord-sud), inoltre, le due maggiori erano disposte lungo la diagonale sud-ovest, indicando una probabile uniformità del progetto. Tuttavia qualcosa non sembrava funzionare… Perché Micerino, altrettanto potente quanto i suoi predecessori e addirittura più amato dal suo popolo, si fece erigere un monumento assai più piccolo e meno maestoso? Inoltre, perché quella piccola Piramide sembrava deviare l’intero progetto…

In una notte stellata in Arabia Saudita Bauval trovò le sue risposte: fermandosi ad osservare affascinato le stelle della Cintura di Orione, notò che la stella più piccola era spostata leggermente verso est, e tutte e tre le stelle erano inclinate in direzione sud-ovest rispetto all’asse della via Lattea. Gli vennero in mente gli antichi testi: "Il Duat ha afferrato la mano del re nel punto dove si trova Orione...O Re Osiride...Recati alla Via d'acqua...possa una via di stelle fino al Duat stendersi per te nel punto dove si trova Orione..."

Nasceva così il lungo cammino della teoria della correlazione di Robert Bauval, ben descritta nel libro “Il mistero di Orione”.

Secondo il fenomeno della”precessione” la nostra percezione del cielo non è sempre la stessa nel tempo, il moto che fa oscillare la terra sul suo asse, fa si che le stelle oscillino a loro volta nel cielo. Questo fenomeno è ciclico, compie un giro completo ogni 25.800 anni. La disposizione della valle di Giza (Ghiza) corrisponde esattamente alla posizione di Orione ed è databile al 10.450 a.c. Questa datazione non è casuale, infatti in quell’epoca e solo in quella, le tre stelle della cintura si trovavano nel punto più basso nel ciclo di precessione, raggiungeranno il punto più alto nell’anno 2.500.

La conoscenza di questo meccanismo sincrono e speculare per quanto riguarda il ciclo precessionale, condusse i sacerdoti egizi a sfruttare le peculiarità temporali per poter fissare l’epoca di riferimento della costruzione dei condotti interni della Piramide, che in tal modo diviene di fatto il meccanismo di cui si servono per costruire un orologio stellare delle epoche.

Per comprendere pienamente il progetto bisogna sapere che i faraoni credevano fermamente nella loro discendenza dagli Dei, i cunicoli scoperti da Gantebrink nle 1993, sembravano essere un chiaro percorso per indirizzare l’anima del faraone deceduto verso il suo posto nelle stelle.

Per gli antichi Egizi la costellazione di Orione rappresentava una divinità, Orione era Osiride il Dio della Resurrezione. Il condotto meridionale della camera del Re puntava dritto su Orione, mentre il condotto equivalente nella camera della Regina era rivolto verso Sirio, la stella della Dea Iside, sua consorte. Mentre quello a Nord era orientato con sorprendente precisione verso Alpha Draconis (la stella Polare all’epoca delle Piramidi).

I sacerdoti egiziani erano supremi nell’arte del cielo, e convinti che dopo la morte l’anima del Re diventasse una stella, tra le stelle del cielo: il Re sarebbe rinato come stella e la sua anima avrebbe viaggiato nel cielo fino ad inserirsi nel mondo stellare di Orione.




DIAMOND PROJECT COMPANY:


Direzione Amministrativa:
Fiscale Salvatore
Direzione Artistica:
Filippetti Leila

Nuova Produzione: La Costellazione di Orione
Coreografie e Regia:
Filippetti Leila
Costumi:
Chiffon Style

Gli Artisti della DIAMOND PROJECT COMPANY:
Samantha Baldi
Martina Bargellesi
Alice Bertelli
Martina Bignotti
Michele Calicante
Stefania Cordioli
Alessandra Costanzi
Martina Lotti
Arianna Nicolis
Lisa Poinelli
Federica Pozzi
Francesca predaroli
Sara Savoia
Scolaro Silvia
Davide Tosadori

Artisti aggiunti:
Cammarata Cristina Schwellwsattll Anna

DIAMOND PROJECT JUNIOR:
Elisa Accorti
Ilaria Feraco
Lorena Gandini
Eleonora Pavoni
Margherita Saccardo
Teresa Simeoni